[Quest] Rullo di tamburi

Alina

Si allontanò con passo spedito dal resto del gruppo senza neanche voltarsi, attraversando velocemente la foresta; man mano che si allontanava dal centro notava che una strana foschia violacea aumentava sempre più.
All’inizio sembrava un semplice effetto ottico, ma più avanzava, più s’infittiva, fino ad avvolgerla completamente una volta fuori (almeno credeva) dalla foresta.

“Dov’è la fortezza ora? Che fa ragioniere, tiri?”

Fortunatamente ricordava vagamente il percorso (l’aveva letto tempo addietro sul Tutto Fortezze tascabile) e s’incamminò alla cieca, spesso girando in tondo, immersa nella fitta nebbia.
Trovava comunque strano un dettaglio: l’assoluto Silenzio regnava sovrano.
Non un fruscio, non un cinguettio, nulla.
Come se ogni forma di vita fosse scomparsa.
Avanzò scacciando questa paranoia, aveva cose ben più importanti a cui pensare.

Finalmente, dopo mille mila miglia, arrivò dinanzi alla maestosa fortezza nanica.:
Da quel che aveva letto, i nani la usarono come base per addentrarsi sempre più nelle profondità della montagna coi loro tunnel e gallerie, espandendo il loro dominio con guerre e massacri alle spese delle tribù autoctone.
Guerre che continuano ancora adesso.
Ghignando, sperava di ritrovarsi in qualche scontro per sgranchirsi un po’…
Con un po’ di fortuna, sperava d’imbattersi nei famosi nani guerrieri d’acciaio…
Ma sorgeva un piccolo problema: come entrare senza farsi trucidare?
Di certo non poteva bussare al portone dicendo di cercare una sfera magica!
Esplorò per un po’ la base della montagna, trovando finalmente un portoncino seminascosto tra le rocce; lo scardinò senza pensarci due volte e si addentrò nello stretto cunicolo avanti a lei.
Camminò per quel che le sembrò un’ora o più in quello spazio angusto, appena più alto di lei, chinata per non sbattere l’elsa contro la volta fino a quando non intravide una luce in lontananza; accelerò il passo percorrendolo tutto di un fiato.
Rimase sorpresa nel ritrovarsi in un’enorme salone ornato da gigantesche statue naniche con ai loro piedi giare in cui era stato appiccato un fuoco.
Che fosse una sorta di sala dei re?
Ma soprattutto, la presenza di un fuoco ancora vivo indicava la presenza di qualche creatura!
Bisognava vedere se fossero stati amici o nemici..

Una voce gutturale interrompe i suoi pensieri riecheggiando nella sala.

<< Carne fresca!>>

“Che fai, mi rubi le battute!?”

disse sguainando lo spadone.
Un rullo in crescendo di centinaia, se non migliaia ti tamburi invase l’aria.
A quanto pare aveva trovato qualcuno, si, ma non sembrava amichevole….
Con un ghigno malefico si mise in guardia.

“Vi sto aspettando, bastardi…”

I tamburi smisero di colpo di suonare e in quell'istante un orda di goblin scatta all'attacco assaltandoti da ogni lato, il primo sciame era composto da dieci goblin che impugnavano semplici falcetti e asce nemici semplici da sconfiggere. I problemi arrivano dalla seconda ondata in quanto erano formate da una trentina di goblin ben equipaggiati e dalla lontananza goblin arcieri ti tempestano di frecce non badando se colpivano i loro compagni.
Una risata sovrastò le migliaia di voci dei goblin e in lontananza una massa enorme di carne si sta avvicinando, capisci fin da subito che quello era il loro capo e anche se è lontano noti subito il brillio di una sfera che dondolava da un lato all'altro ad ogni passo del Re goblin. Che sia la sfera che cercavi? Ora avevi un obbiettivo ma prima dovevi crearti una strada per arrivare al Re e forse dovevi massacrare ogni goblin uno a uno.



<< Una donna… Forza miei lercumi catturatela e divertitevi con lei… Ahahahahah >>

Disse il Re goblin mentre avanzava lentamente.

Alina

Il rullo di tamburi cessò all’improvviso, lasciando la sala in silenzio assoluto

“Ed ora? Che sucede?”

Immediatamente una decina di goblin armati alla meno peggio avanzarono verso di lei, falciati all’istante da un tondo dell’enorme spadone, sparpagliando i resti mutilati sul pavimento.
Neanche il tempo di rimettersi in guardia, che un secondo squadrone si fece avanti, stavolta meglio equipaggiato e più numeroso.
E siccome i guai non vengon mai da soli, si aggiunsero persino degli arcieri che scoccarono uno sciame di frecce, noncuranti di colpire i loro commilitoni.
La situazione si stava mettendo male.
MOLTO male.
Doveva trovare un riparo e subito.

Le opzioni che le vennero in mente furono tre:

1* inginocchiarsi ed usare l’enorme spadone di piatto come scudo per ripararsi dalla pioggia di freccie
2* prendere uno dei goblin come scudo
3* fare uno scatto fulmineo (tecnica stinger) per ripararsi dietro una statua

Optò per la terza opzione: a parte che prima doveva riuscire a prenderne uno, i goblin erano troppo piccoli per ripararla completamente; mentre se usava lo spadone come scudo, restando immobile sarebbe stata un bersaglio facile.
Roteò verticalmente tre volte il suo zweihander e, sfruttando l’enorme peso dell’arma, coi suoi possenti muscoli eseguì uno scatto fulmineo di 8m, portandosi al riparo dal tiro nemico dietro ad una statua.
Si spiatellò di spalle contro la fredda pietra cercando di non far sporgere neanche un lembo di carne.
Tirò un sospiro di sollievo, per il momento era al sicuro.
Ma il respiro le si smorzò in gola udendo quell’impetuosa risata maligna riecheggiare nel salone, sovrastando il brusio dei migliaia di goblin lì presenti.

Solida come un Serpente, si sporse quanto bastava per scorgere un’enorme figura avanzare attraverso l’orda nemica; intuì subito che si trattasse del loro leader, magari il re (dati gli ornamenti indossati), dalle fattezze anch’esse deformi ma ben più possenti.
Notò subito un luccichio altalenante che seguiva i movimenti dell’essere.

Che fosse la famosa sfera per cui era venuta?

Non vi erano sicurezze, ma essendo indossata da un elemento di spicco, qualcosa doveva comunque valere!
Tanto valeva tentare…

Doveva trovare il modo di farsi strada attraverso quella marmaglia sbraitante ed abbatterlo.

<< Una donna… Forza miei lercumi catturatela e divertitevi con lei… Ahahahahah >> incitò il loro capo.

Per quanto non fosse estranea a situazioni del genere, la sete di sangue e l’adrenalina dello scontro ebbero il sopravvento, regalandole una scarica d’energia che le attraversò il corpo.

“Non me ne faccio nulla di insetti come loro.
IO VOGLIO TE!
Preparati, sto venendo a prenderti!”

Si, a parole era facile, ma come poteva decimare i nemici?

L’occhio si posò sui calderone ai piedi della statua: era abbastanza grande da poterci immergere lo spadone, imbevendolo del liquido infiammabile.

Ebbe un’idea.

<< Donna stolta >> Esordì il re dei goblin. << Massa di schifosi esseri prendetela ora è divertitevi. >> continuò il re.
Al comando del re centinaia di goblin si riversarono verso di te, ognuno non impugnata armi o armature ma vista la mole sarebbe stata dura fronteggiarli. Sembrava finita ma qualcosa stava cambiando, non appena i goblin furono vicini una strana forza ti pervade e dei tentacoli accorsero a difenderti. Dentro di te stava nascendo un nuovo potere e grazie a ciò riesci a sbaragliare quasi tutti i gobiln, i rimanenti sono un giochetto per te.
Il re rimase scioccato dalla vista dei suoi sudditi uccisi e preso dalla rabbia tirò un pugno a una colonna lì vicino distruggendola. Dai detriti il re prese un grosso detrito e lo lanciò contro di te. << morirai per mano mia. >>