L' Armata del Drago ~ Rpg by Forum

Visioni di un lontano presente

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 25/3/2018, 19:48
Avatar

ЩД


~

Group:
Member
Posts:
6,154
Location:
Dalle tue spalle...

Status:


Mi diverte, bambino mio, che tu creda di poter battere in astuzia chi può Vedere le tue mosse prima che tu inizi a progettarle...
Investigos,
Veggente dei Von Seamond

« La buona notizia- » esordì il Demone del Vento « -è che abbiamo trovato le Casate! »

Se l'entità seduta al grosso e consunto tavolo circolare si aspettava una sonora acclamazione o applausi scroscianti, tali aspettative furono tradite. Grugniti poco soddisfatti, quelli furono presenti. L'entusiasmo mancava, probabilmente
Nessuno lì era realmente amante delle Casate di Celentir

« Trovato, dici tu. » Il beduino che aveva parlato tamburellò le dita sul tavolo. « Quello che avete trovato è un pastore che ne ha sentito parlare e il nome di una città. Una direzione un po' vaga per i miei gusti. »
« Una vaga direzione è meglio di quanto abbiamo avuto, Soffio del Vento. » gli ricordò la bambina. Una visione incongrua, assolutamente fuori posto in quel luogo e momento: uno stecco di ragazza, sedici anni al massimo, reclinata ad occhi chiusi su una sedia tanto più grande di lei ch'ella sembrava svanirci dentro.
« Suvvia, Danzatrice, sembra quasi che ti sia stancata di averci tra i piedi. » ridacchiò l'orco del gruppo.

Due occhi rossi si aprirono all'improvviso, inchiodando la Lama nel Buio lì dove si trovava.

« Ho sete. » sibilò la bambina.

Il silenzio, incerto ed effimero, regnò ancora una volta nel consesso.

« Beh. » Il Demone si schiarì la voce. « Bene. Ecco. »
Nessuno si fece avanti a salvarlo. Non che il Demone si sorprendesse di ciò, naturalmente.
« ...concordo che ci sia ancora tanto lavoro da fare, né consiglierei di interrompere il razionamento o altro. Però abbiamo un obiettivo concreto e raggiungibile di fronte a noi. Niente più tentativi nel... »

~

Batté le palpebre, ansando leggermente. Le sue labbra erano secche, raschiavano acuminate le une sulle altre quando cercò di inumidirle.
Ancora. domandò. Voglio vedere ancora.
Un'altra ondata di vertigine lo assalì, spingendolo a chinarsi su sé stesso...

~

« È andata. » rispose stancamente il Demone del Vento, schiantandosi stancamente sulla sedia.
« Quindi, che si fa? » chiese Rasha. « Si va, non si va? »
« Esplorazione, infiltrazione, poi troviamo un luogo dove piazzare la Corte dei Miracoli e ognuno per la sua strada. » spiegò il Demone. La sua mano tirò fuori una bottiglia dal nulla e la stappò con un unico, fluido movimento degli artigli. « Irmina è stanca, non che la biasimi. »
« La Danzatrice non è l'unica ad essere stanca. » gli ricordò lo Sventratore. « Mi hai promesso nemici, Demone, schiere e schiere di esseri malvagi da falciare sotto il filo della mia ascia. Non questo languire in catacombe di pietra strappate alla realtà! »

Il Demone fece una smorfia e bevve un lungo sorso dalla bottiglia. Il nano assottigliò gli occhi alla vista e gliela strappò dalle mani ingurgitando il tanto agognato alcool.

« Credimi, non è così che credevo sarebbe finita la storia con la Bestia. » sussurrò. « Nè credo che la cosa andrà così liscia come gli altri credono. Conosco le Casate meglio di molti, non credo neppure per un istante che si siano integrate senza problemi in qualunque luogo abbiano trovato per ricominciare. E gli altri Signori dei Ladri »
« Eh? » « Eh? »
« Vuoto di potere. » grugnì lo Sventratore.

L'occhiata vacua sul viso del ragazzino fu incoraggiamento a sufficienza per continuare a spiegare.

« Abbiamo ammazzato il Senzanome, no? » borbottò il nano. « Quattro Signori dei Ladri, non più cinque. Beh, quattro è un numero pari. Causa la possibilità di un pareggio dei voti. E siccome siamo bloccati quaggiù, in questo fac-simile di una dimensione... »
« ...non si può fare la Prova. » esclamò Rasha, comprendendo il problema.
Il Demone sbuffò amaramente. « Già. » disse « Politica dei ladri: cinque minuti e avrai un mal di tes... »

~

Una mano lo afferrò per la spalla e scosse con delicatezza.

Investigos rantolò, la sua concentrazione spezzata. Per qualche secondo rimase immobile, battendo solo le palpebre. Poi, piano piano, il sangue defluì dalle orecchie ed egli riuscì a sentire nuovamente. Alzò gli occhi, riconoscendo colui che lo aveva approcciato: un ladro, uno dei tanti in quel luogo privo di luogo, che si era assunto la responsabilità di badare ai più deboli radunati nelle catacombe.

« Sto bene. » mormorò. Investigos si rese conto che suonava più come un rantolo che come un mormorio.
« Bene? Amico, tu non stai bene! Tremavi e ti scuotevi e tutto. »
Si inumidì le labbra. « Era solo un sogno. » mentì. « Un brutto sogno. »
« Uh hu. Non credere che non mi sia accorto delle altre volte, vecchio. Ti tengo sott'occhio. »
Un sorriso leggero piegò le labbra di Investigos. « Lo terrò a mente. »

Una commozione attirò l'attenzione di entrambi, nonché di quanti si aggiravano nelle catacombe. Il chiacchiericcio si accentuò, finché i due non riuscirono a scorgere in lontananza le due figure (stranamente coperte di umori multicolori) del Demone del Vento, uno dei Signori dei Ladri, e dello Sventratore divenuto ormai famigerato per il suo odore corporeo.

« ...ed ecco i nostri infaticabili leader che ritornano. » Un sospiro. « Se hanno trovato qualcosa, io sono un goblin. »
Investigos sorrise.
« E io un veggente dei Von Seamond. »

 
Top
0 replies since 25/3/2018, 19:48   182 views
  Share