L' Armata del Drago ~ Rpg by Forum

La Rissa, La Fine della Pace, capitolo II

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view post Posted on 3/11/2017, 00:41
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Estel, Città Fortezza; Mercato Centrale.

Fa freddo. Molto freddo. Ma a voi non importa.
Il cielo è grigio, cupo, e riversa con indifferenza una gelida pioggerella di inizio inverno. Ma la cosa non vi tange.
Un forte vento ulula lontano, mesaggero dell'oceano in tumulto, che dal lontano Nord vi manda il suo sgradito saluto, manifestando "affetto" mediante l'abbraccio dell'inverno. Ma nemmeno questo è un vostro problema.
Semmai, se vogliamo dirlo con finezza, sono volatili del figlio del muratore, quelli: a lui sì che importa, sta letteralmente puzzando di freddo, mentre dal tetto di uno dei tanti esercizi commerciali lavora alacremente per riparare un'infiltrazione.
Voi, invece, state al riparo. Le mura dei grandi bazar e dei piccoli negozietti artigianali vi risparmiano dal vento gelido, mentre drappi colorati sopra le vostre teste tengon lontane fastidiose ed irriverenti goccioline.

Il Mercato Centrale è un luogo grande e caotico, pieno di vita, colmo di gente intenta a vivere le proprie vite. Che ci sia il bello o il cattivo tempo, tutti abbiamo qualcosa da comprare. E se non l'abbiamo, allora abbiamo tempo libero per farci una passeggiata, e magari osservare con curiosità ciò che invece non compreremo mai.
Non c'è calca, quest'oggi, ma le persone attorno a voi sono comunque numerose. E per difendere quei graditi ospiti tutti i mercanti si son prodigati; il denaro vince sempre, persino contro la natura, ed ora numerosi teli - da quelli più ricamati e sgargianti a quelli più semplici e spartani - si distendono al di sopra della preziosissima clientela.
E se è vero che si può lucrar proprio su tutto, tante, troppe bancarelle hanno cambiato totalmente la merce esposta, ed un po' dovunque cibo e bevande calde sono in vendita, mentre affabili mercanti tentano chiunque passi con un capo caldo e morbido di cui vestirsi - dietro giusto compenso, ovviamente.

Fortunatamente (per voi) non sta a me dirvi per quale ragione vi siete recati in questo dedalo di saldi, affaroni, fregature e ristoratori estasiati dal gelo che a settimane sarà pungente. Sono io, però, a dirvi che non siete rintronati. Ok, magari un po' ritronati lo siete, voglio dire, ora non è che sto qua per offendere, ma... No, aspetta, questo sul copione sta scritto a penna... Ha ha, avete fatto lo scherzo... Poi passo io per volgarità... Invece tutto lo Staff deve passare per volgarità... Vabbeh. Dicevo.

Ahem, quello che intendevo, è che persino voi non riuscite a non notare il piccolo capannello di gente che si è formato vicino alla piazza centrale. Nei pressi della fontana dell'angelo, all'ombra delle quattro ali, numerosi tra negozianti e passanti stanno animatamente tenendo una "discussione costruttiva".

«Signori... signori...! Non è come dite.»

Quella che udite sopra le altre, è la voce di un ragazzo piuttosto giovane, vestito di un saio bianco. Non siete molto interessati a lui, e per questo non approfondite i suoi tratti più di tanto. Capelli sul rosso vivo, un cono di carta contenente caldarroste fumanti, e due fiaschette di vino - una per braccio - i tratti salienti di quest'individuo.

«Non lanciatevi ingiuste accuse l'un l'altro. Ricordate gli insegnamenti del Dio Padre Nir: non cercare la pagliuzza negli occhi dell'altro quando tu hai la trave... Mastro Aristopancrazio, quella del buon Beppo non è corruzione. Corruzione è quando sei un pagano, e mi dici "ti do del vino, quindi benedici il mio negozio". E tu, Beppo... Proprio tu... Tu mi conosci bene. Concussione, è se Mastro Pancrazio fosse un buon fedele, e io gli dico "pagami le caldarroste, o non ti benedico la bancarella". E' andata così? No, non è andata così. Questa si chiama "Educazione". Il prete passa a benedirvi, e voi gli lasciate un pensierino. "Educazione".»

Tutto sembra finire lì, e più di tanto non vi preoccupate. La gente pare calmarsi ed annuire, ma resta un mormorio di fondo. Potete proseguire la vostra giornata, si direbbe. E invece Yu ha deciso che devo rompervi le uova nel paniere, quindi c'è una cosa che richiama immediatamente la vostra attenzione. Qualcosa che dopo aver udito, non vi consente di andare oltre.

"Quando c'era Padre Nox, queste cose non accadevano..."

Quello è l'inizio di tutto. Il commento innocente di una povera donna, cui prontamente la nonnina di turno s'è sentita di concordare.

"Ha ragione, signò, senza i Seammònn-d, sò solo guai!"
"Welà, casso dici...! I Li... i Liebe... i VL sono i nostri protettori!"
"Senza gli Elle esse dìll, sarebbero tutti analfabeti!"
"Ebbé? Senza i Kramer... senza i Kramer... Beh, senza i Kramer sarebbe tutto troppo tranquillo...?"
"Mah, sicuramente quel pazzo sarà stato un Kramer! Chi altri potrebbe mai voler creare problemi?!"
"Gli Elessedil! Non ci si può fidare di quei quattr'occhi... parlano tanto di sapere, ma sono tutti dei maledettissimi cospiratori!"


QM PointOrdunque, a voi la mossa. Se volete un consiglio personale, buttateci dentro un "Quanto c'hai ragione" ed andatevene.
Se invece preferite non farvi spezzare le gambe da YuYu, allora siete dei pusillanime che non hanno il coraggio di boicottare le sue quest (?)

Sciocchezze a parte, vi faccio un celere riepilogo dei punti salienti del bando: i due sfidanti hanno un tempo limite per darsele di santa ragione nel sacro compito di difendere l'onore della propria casata.
Se uno dei due ammazza l'altro, lo staff vi spezza le gambe.
Se non difendete la vostra casata, lo staff vi spezza le gambe.
Dopo 5 post, lo staff vi da qualche Zeny, e poi spezza le gambe.

Vi ricordo che in sostanza, avete il dovere/piacere di far scoppiare un litigio tra di voi. E' imperativo accusare la casata dell'altro della responsabilità dell'omicidio, adoperando le motivazioni elencate nella Riunione o altre che vengano in mente ai giocatori.

Detto questo, perdonatemi gli stereotipi usciti male sulle casate, sono fuori dal giro da troppo, e per comodità ho lasciato ad Eneru un'ottima ragione per farsi saltare la mosca al naso. Forse. Cioè, non credo, ma accontentatevi.

Tu che invece stai leggendo il topic solo per curiosità, smettila di curiosare e vieni a scrivere: a patto che non si interferisca col duello, chiunque può fare presenza scenica. YuYu ha detto che darà anche delle ricompense agli spettatori*
E a chiunque si stia chiedendo perché l'ho chiamato QM point anche se non sono un QM e non centro un cacchio, non lo so. E' che in generale il primo post di una quest dovrebbe dare delle dritte ai partecipanti...? No, mi volevo solo dare le arie da staffer, deal with it. Questa è la prima e ultima quest che apro io, lo giuro**

*Attenzione, non è affatto vero, YuYu non darà un cacchio a nessuno.
**E invece...


Edited by Hylian Mage - 3/11/2017, 14:36
 
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view post Posted on 3/11/2017, 23:53
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Tutto ciò che stava succedendo era parecchio angosciante.
Vedere, sentire, i predicatori e parte del popolo di Estel cominciare a parlare a vanvera o semplicemente accusare le casate di omicidio stava diventando irritante.

Angoscia, irritazione.
Due emozioni o sensazioni che possono andare a braccetto, alcune volte, non sempre, però quella mattina, lo facevano alla perfezione.

Parole, sempre le parole.
Esse potevano angosciare i più stolti che, ovviamente, credevano ad ogni verbo di chi professava la fede.
Creavano confusione nelle labili menti dei più deboli, come un gregge in cerca di un pastore, seguivano l’onda, più precisamente: la pecora in testa al gruppo.
Far in modo che i simpatizzanti delle varie casate si scornassero era semplice, bastava lanciare un minuscolo sassolino.
Quella volta, il sassolino, era la misera vita di un prete.



Irritazione, stizzire, innervosire.
Non ci voleva parecchio per scuotere quelle emozioni nel biondo Ener.
Bastava attaccarlo verbalmente o scontrarsi con il suo ego per accendere la sua scintilla. Quella mattina, bastarono le illazioni.

Ed ecco che un fulmine piombò al centro della piazza.
Lo seguì il roboante rumore che per eccellenza faceva capolino proprio dopo un fulmine, tuonò in tutta la sua prepotenza.
Ener, ora, era in piedi, proprio nel punto in cui era caduta la saetta che, tra l’altro, non aveva fatto nessun danno, piuttosto serviva per zittire tutta quella plebaglia.
Vestiva come al suo solito i pantaloni variopinti e quelle due fasce che gli cingevano la vita. Il petto era nudo, mostrava i muscoli, mentre stringeva con la mano sinistra il suo bastone fatto interamente d'oro.
Lo aveva picchiato contro la pietra del pavimento, proprio vicino ai suoi piedi scalzi agghindati di anelli dorati.
Era un maniaco dell'oro, lo adorava, gli conferivano un'aria di un dio.
Ogni dio doveva avere dei preziosi.
La bandana era ben salda sulla sua testa a protezione dei riccioli biondi, mentre Ener, invece, portò la mano destra alla bocca.



Ecco, come non detto.
Non era irritazione.
Bensì: noia.

Aveva appena sbadigliato, non sembrava turbato, fissava il vuoto.
Ma perché mai aveva voluto usare tutta questa teatralità?
Voleva solo zittire?
Be, forse c’era riuscito, quindi prese la parola.

«Avete finito di belare?
Stupide pecore.
»
Sperava di avere verso di sé tutti gli occhi della piazza.
Dopo tutto piovigginava, faceva freddo, e oltre alle bancarelle non c’era nient’altro di interessante, forse quell’uomo bardato di un saio bianco, forse il nulla.
Lui, doveva essere l’attrazione,
lui e solamente LUI.



«Ora BASTA!»
Il tono era divenuto più perentorio, aveva alzato la voce, voleva farsi sentire, voleva realmente zittirli. Quindi non era teatralità, voleva proprio creare un momento di panico.
Qualche scintilla avviluppò il suo braccio sinistro.
«Gli Elessedil non c’entrano nulla con padre Nox.»
Disse, scrutando nella folla le facce degli stolti che si erano permessi di pronunciare il nome della sua casata.
«Se c’è qualcuno da incolpare, bisogna puntare il dito contro padre Nox, se l’è cercata. Non mi interessa chi è stato ad ucciderlo, se è morto, era un debole.»
Ora il suo potere si riversò come un temporale su tutta la piazza.
Rilasciò l’Haki del Re conquistatore. Un potere speciale terrificante. Chi non possedeva un’energia abbastanza alta avrebbe percepito una sensazione di timore, paura, rischiando addirittura di svenire, perdendo i sensi.
Chi invece avrebbe avuto una forza di volontà forte, avrebbe sentito un brivido freddo balenargli lungo tutta la schiena.
Quella era l’aura di un dio.
Finalmente,
seppur minuscolo,
un tassello della sua vita,
tornò al suo posto.


CITAZIONE
Ferite Ener: Nessuna;
Danni alle armi:Nessuno;

Tecniche usate: Nessuna;
Potere personale usato: Colore del Re conquistatore;

Mana alto: 100%

Colore del Re conquistatore [覇王色の覇気, Haō-shoku no Haki] - Haki del re conquistatore: L'Ambizione del re è una rara forma di Ambizione che non si può imparare,ma va sviluppata ed affinata attraverso il corso dei secoli. Questo tipo di Ambizione garantisce il potere dell'intimidazione. Chi lo usa può fare perdere coscienza alle persone dotate di scarsa forza di volontà (In forma gdristica, in base al livello energetico che si ritrovano, il dislivello di ogni tre energie o PG senza energia, può garantire tale effetto). Coloro che sono inesperti nel controllo di questo potere possono fare svenire le persone indistintamente, siano esse amici o nemici, mentre chi è esperto può colpire con precisione i bersagli voluti senza sfiorare le persone lì vicino. Chi invece ha una volontà forte, come il dio del Tuono, non ne risente minimamente. Sebbene questo tipo di Ambizione non possa essere allenato direttamente, può migliorare con il tempo dal momento che cresce assieme allo spirito della persona. Chi perde i sensi colpito da questa Ambizione sembra provare brividi lungo la schiena dopo essersi ripreso. Questo potere speciale, in realtà ha semplicemente l'effetto di creare un'aura di paura, timore, nei confronti di chi la percepisce attraverso il controllo delle vibrazioni, il dio può farlo grazie all'elettricità. Ener è in grado di controllarla e rilascia tale potere a sua discrezione, alle volte, quando è troppo agitato non controlla l'aura, quindi risulta completamente percepibile.
Potere passivo, ottenuto sacrificando le 5 tecniche del passaggio ad energia Verde.
Consumo: Nessuno
Power-up: Intimidazione con energie più basse.


Edited by Theseus - 4/11/2017, 00:45
 
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view post Posted on 4/11/2017, 16:01
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Narrato
"Messaggi di sistema e Comandi (Pensato)"
- Parlato da Dalia -




E' una giornata come tante altre al mercato cittadino e lei anche, almeno per oggi fa parte della scena. Contribuisce a quel pulsare pieno di vita ma, non lo fa per comprare qualcosa no. Lei piuttosto è in città da poco e quindi è in assetto da esplorazione.
E quindi è presto detto; persino una giornata come quella per lei è interessante, il suo mantello azzurrino si presenta in mezzo alla folla senza destare chissà quanto interesse. In fondo come lei non conosce nessuno anche lei non è conosciuta da nessuno. E quindi eccola ad interessarsi dei discorsi altrui, a fissare prima le persone che s'interessano alle merci e poi a sua volta le merci stesse.

E' la prima volta che vede così tante persone e così tanti oggetti tutti nel suo campo visivo e nessuno di questi "punti d'interesse" le è ostile o le sta cercando di strapparle la testa a morsi.
E'... E' un bel posto quello, un posto che oserebbe addirittura definire rilassante.

Li osserva tutti incuriosita. Vede molta diversità in tutte quelle persone, per lei è un concetto strano quello. Ha visto pochi organici in tutta la sua vita, ed ancora meno sintetici. Le fa ancora strano vedere che il mondo lì dentro è così variegato. Dall'uomo che urla a tutto il mercato i prodigi della sua merce, da quello che chiede sconti a destra e a manca. Perché no? Le interessa persino l'uomo incappucciato che si guarda in giro guardingo e che va a prendere in prestito cose dai negozianti.

- Ooooooh, quindi quello è gratis? -

Va quindi a dire al tizio dopo aver scansionato una mela appena "presa in prestito".

"Mela, dal latino Malum. Frutto che deve il suo nome dall'essere molle e dolce allo stesso tempo. Il suo costo base si aggira intorno ai 100 zeny al chilo."

Va a rispondere il risultato della sua scansione mentre questo tizio preso in contropiede dalla domanda improvvisa comincia a scappare sperando che nessuno abbia sentito la prova uditiva del suo furto.
Lasciando la droide sorpresa da quel comportamento a cui non riesce ad attribuire un senso logico.

- A... A buon rendere... -

Va quindi a dire perplessa muovendo timidamente la mano in segno di saluto ma rimanendo con un espressione crucciata; d'improvviso si sente sola. Tutte quelle persone che stanno parlando del più e del meno con qualcuno in quella piazza mentre lei è rimasta sola, senza amici né conoscenti.

- Mh... -

Inutile dire che si senta delusa, tuttavia riprendendo la sua ricerca intorno alla piazza, questa volta il suo mirino va a puntare in particolare verso un ragazzo dai capelli rossi. Un ragazzo che gli ricorda decisamente qualcuno di già visto.

"Padre Eddard, non si sa bene di chi sia padre ma di certo suo/a figlio/a ha avuto una sfiga non indifferente."

Sospira incerta sul da farsi mentre un fulmine a ciel sereno si va a scaricare proprio al centro della piazza. I sensi di Dalia d'improvviso si mettono d'allerta e lei va a guardare la scena allarmata mentre i suoi sensori suonano ogni genere d'allarme possibile.
Sapeva ci fosse qualcosa che non andava, quel posto sembrava troppo idilliaco, c'era troppa pace in giro. Quello è l'inizio della fine probabilmente. Parti del suo corpo cominciano a tremare irrequiete pronte a scattare in caso ce ne sia bisogno ma il fulmine non sembra aver fatto chissà quali danni alle persone. Semplicemente molte di loro si sono spaventate a morte.
Un sospiro di sollievo ha tirato fuori appena ha notato che quella situazione non si è conclusa in tragedia ma ben presto è stata una voce maschile a richiamare la sua attenzione.

«Avete finito di belare?
Stupide pecore.
»

Lo sguardo di Dalia si fa più serio andando a scrutare il nuovo figuro. Strano sinceramente che non lo abbia notato quell'uomo grosso più o meno quanto un armadio in mezzo a quella folla, eppure il tono che sta utilizzando non le piace affatto. E' stato per caso lui a distruggere l'atmosfera di pace che si stava gustando fino ad allora?

"Target: Ignoto.
Rilevata deformazione dei lobi delle orecchie.
Probabilmente sua madre gli ha tirato spesso le orecchie per le sue bravate o semplicemente ha festeggiato molti compleanni ed i suoi amici sono dei gran bastardi."


Le suggerisce la voce robotica alla comparsa del nuovo figuro, mentre lei continua a fissarlo incerta sul da farsi.

«Ora BASTA!
Gli Elessedil non c’entrano nulla con padre Nox.
Se c’è qualcuno da incolpare, bisogna puntare il dito contro padre Nox, se l’è cercata. Non mi interessa chi è stato ad ucciderlo, se è morto, era un debole.
»

Lei in realtà questo Padre Nox lo conosce a malapena. Ma ne ha sentito parlare dalle persone di tanto in tanto e quanto è riuscita a captare è che fosse una persona che molti tenevano a cuore, che calmava gli animi delle persone e dava loro speranza.
Forse le sue erano bugie bianche per quanto ne può sapere lei ma di certo era meglio. Molto meglio del panico che stesse generando quel tizio biondo in quella pacifica e tranquilla piazza.
Alcune persone svenivano, altre scappano. Il sogno che ha provato fino a poco tempo fa è diventato un incubo e tutto per il capriccio di una persona troppo forte per il suo bene.

- Che ne sai tu di Padre Nox? -

Va a dire quindi infuriata cominciando a muovere dei passi verso il biondo incurante della sua mente che protesta, che le sta dicendo che è meglio lasciarlo perdere quel tizio.

- Come fai a dire che è stato debole se a malapena sai chi fosse e cosa professava? Padre Nox portava speranza in chi ne sentiva il bisogno. Un motivo per vivere a chi si sentiva oppresso e nessuno ha il diritto d'infangare l'onore di una persona che è morta mentre si prodigava a fare del bene altrui. -

Parole forse esagerate. Soprattutto per una come lei, eppure non può fare a meno di essere infuriata a vedere quel quadro così bello distrutto in quel modo, il suo sguardo si gira verso le altre persone. I comuni cittadini, è a loro che rivolge un sorriso. "L'eroe è arrivato" Vorrebbe dire... Prima di accorgersi della sparata che ha fatto e di quanto fuori luogo non fosse.
Ma ormai il dado è tratto. La bomba lanciata e quindi si limita a guardare il biondo aspettando di sapere quale sarebbe stata la sua reazione a quelle parole.


Dalia: Archibugiere Energia Verde (Basso: 4,5% | Medio: 9% | Alto: 18% | Critico: 36%)
✰ Link alla Scheda: [11011010]
✰ Fisico: In allerta ma ancora illesa.
✰ Mana: 100%

✰ Equipaggiamento:
CITAZIONE
Modulo: Mano Revolver
Avete presente quando da bambini mettevate le "mani a pistola" e fingevate di sparare come dei cowboy...? Bene, anche Dalia può giocare a fare la cowgirl. Con la differenza che quando lei mette le mani a pistola, ci sono anche gli effetti speciali, tipo lo scoppio e la pallottola. Effetti speciali così realistici che potrebbe effettivamente impallinare le cose. IL FUTURO, ZURA!
La mano destra di Dalia è in effetti una sottospecie di "pistola prensile", in grado di funzionare normalmente come una qualsiasi mano ma, se posta in configurazione pistola, equivale né più né meno ad un normale Revolver 6 colpi, dotato, se lei lo desiderasse, di silenziatore.


Modulo: Mano Baionetta
Un po' come la mano destra, anche la sinistra del Diavolodi Dalia è al tempo stesso un'appendice pienamente funzionale e, all'occorrenza, un'arma.
Quando la mano viene posta "di taglio" la sua forma viene riassettata, ed i bordi diventano taglienti come una vera e propria lama.
Del resto, qualsiasi fuciliere ha bisogno di una baionetta per quando il nemico è troppo vicino, e ricaricare non è un'opzione.


Modulo: Fucile da Tiro
Finalmente, un modulo esterno che non fa sembrare Dalia una sottospecie di Transformers uscita male.
Si tratta, in effetti, né più né meno di un fucile di precisione, ovviamente non paragonabile ai moderni fucili da cecchino se non per la forma. A livello di prestazioni, potremmo considerarlo una sorta di moschetto modificato al fine di ottenere un'arma che raggiunga la maggiore distanza possibile con la massima precisione attuabile con una simile tecnologia.
Questa è la personalissima arma di Dalia, costruita da lei stessa, ed è un "modulo" poiché è dotata non di un mirino ma di un sistema di ottiche che - quando impugnato - si collega direttamente al cervello positronico della droide.
 
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view post Posted on 6/11/2017, 13:49
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E ora quella cosina cosa sarebbe?
Una piccola pallina vestita con un mantello blu cominciò a sbraitare contro il biondino. Forse non aveva tatto, forse non aveva il senso di ciò che stava facendo, forse era semplicemente incappata in una situazione dalla quale era alquanto difficile uscirne.
Quindi aveva persistito con lo sbraitare.

Un sopracciglio del dio si alzò, formava un piccolo arco sul suo semplice viso.
Era serio, e parecchio irritato.
La noia che aveva dimostrato di avere poco prima si era subito inabissata e aveva lasciato lo spazio a una delle emozioni che più lo infastidiva.

L’irritazione.
Certo, non era cutanea o alle parti intime,
però quel tipo di malumore,
di solito,
lo portava ad agire con poca discrezione.

Una volta più vicina, quella pallina viola cominciava a prender forma. Non era un umana e nemmeno un energoforme, non sembrava un elfo e neanche un nano.
Che diavoleria era?
Ener non ne era a conoscenza, ma qualcosa lo mise sull’attenti. Poteva rivelarsi una situazione complicata, la sua, questa volta.
Aveva dei lineamenti che vagamente ricordavano un'umana, capelli lunghi, occhi, no, un'occhio, l'altro era coperto dal ciuffo, una bocca e un naso.
Eppure qualcosa ancora non lo convinceva. Non emanava lo stesso potere di un umano.
Attraverso il suo Mantra cominciò ad emettere onde elettromagnetiche, e quella cosa, non rispondeva come un essere vivente.

«Tu che cazzo sei?»
Irritato, per l’appunto.
Mettersi sulla difensiva avrebbe dimostrato inferiorità, bensì cercare di aggredirla, forse non sarebbe stata la scelta giusta da percorrere, ma che ci volete fare? Quello lì, il biondino, è la rappresentazione dell’arroganza fatta a dio.
«Stai cercando rogne?»
Eccolo, di nuovo.
Si sentiva superiore,
come un bastardo immortale.
L’energia elettrica cominciò ad avvolgerlo, brillava di luce intensa ogni scossa che si generava dal suo corpo, come piccoli fuochi d’artificio zampillavano qua e là.
Era il segno che si stava innervosendo,
e parecchio, aggiungerei.
«Ora shiò.»
Oltre ad infastidirla, cercò di schernirla,
le intimò di allontanarsi anche con la mano.
«Tu sei nuova di qui, vedi di chiudere il becco e alzare i tacchi. Non sei tenuta a paladineggiare,
quindi,
VATTENE.
O non sarò più gentile.
»
E rieccolo.
Nuovamente arrogante, per giunta con una nuova arrivata in città.
Ma in realtà, chi era, o meglio, che cos’era quella cosa viola?


CITAZIONE
Ferite Ener: Nessuna;
Danni alle armi:Nessuno;

Tecniche usate: Nessuna;
Potere personale usato: Mantra [心綱 - マントラ, Mantora] - Haki della percezione;

Mana alto: 100%
 
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view post Posted on 6/11/2017, 18:30
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Narrato
"Messaggi di sistema e Comandi (Pensato)"
- Parlato da Dalia -




«Tu che cazzo sei?»

E' questa la prima frase che le viene rivolta. A quanto pare le sue parole sono state ascoltate e la minaccia si è contenuta dal riversare tuono e tempeste su gente a caso. Per il momento per lei è una mezza vittoria; si è atteggiata ad eroe dei poveri più per gioco che per altro ma ormai ha deciso che questo non è il tempo per tornare indietro.
La sua scelta è stata quella di restare e combattere e sarà esattamente quello che avrebbe fatto.

"Ha detto che."

Le va a ricordare infida la sua mente, a quanto pare il suo camuffamento non è affatto adeguato, il biondo, chiunque egli sia, ha già ben capito di non avere a che fare con un'umana. Al che la ragazza è andata a sospirare. Tutto sommato, non rilevava ragioni utili a non saziare la sua curiosità, quindi decide di rispondere alla sua domanda. Checché se ne dica lei è educata eh.

- Se proprio ci tieni a saperlo... -

Esordisce quindi andando a poggiare i palmi delle mani sulla sua testa; giacché il suo travestimento è già saltato tanto vale essere plateali, no? Per questo i cardini che reggono il collo alla testa si sono sciolti con un piccolo rumore metallico mentre lei senza fretta alcuna si va letteralmente a staccare la testa dal collo per poi puntare gli occhi verso il corpo ed analizzarlo.
E' un'operazione che la fa sentire sempre un po' strana quella della separazione dal suo stesso corpo ma a breve il risultato comincia ad affiorarle nella testa e lei ripete ad alta voce quanto risulta dalla scansione del suo stesso corpo.

- Designazione: IG-88B unità conosciuta anche come "Dalia, la Magnifica".
Rilevato intelletto illimitato con abilità cognitive senza pari -


E' questo quello che va a pronunciare la testa prima di tornare silente per riavvicinarsi nuovamente la testa al corpo.

- Curioso... Non parla della mia sconfinata umiltà, più tardi devo aggiornare il Database.
... Viceversa, è solo uno scanner. Vede il mondo unicamente come serie di dati. Chi sono io per contraddirlo...? -


Dice divertita mentre si mette la testa a posto, e i cardini del collo si risaldano così da legarla definitivamente al suo corpo. Del resto, lei checché se ne dica è una ragazza con la testa sulle spalle.
Il tempo dei giochi però finisce presto, il biondo sembra parecchio propenso ad attaccare e l'energia elettrica che comincia ad avvolgerlo di certo non le danno sicurezza. Si mette ad analizzare i fulmini cercando di capire quanto potessero essere pericolosi, il suo sguardo torna anche sugli umani che ha attorno e il responso è scoraggiante.

"Rilevata minaccia di alto livello per i bersagli pacifici."

Figuriamoci. Di tutti i pazzi che può attirare proprio uno che controlla l'elettricità e che rischia di fare veramente molti danni attorno a sé... Ed ormai non si può neanche tirare indietro. E' lei che ha attirato l'attenzione del leone e quindi sta a lei tenerlo a bada fino a quando le guardie vere non decidono d'intervenire... O almeno è questo quello che le sta suggerendo la sua testa.

- E' vero; non sono tenuta a paladineggiare ma lo faccio comunque semplicemente per il motivo che non dovrebbero esserci ostilità per motivi così futili. -

Gli fa notare lei con un piglio deciso, a modo suo è ancora infastidita per quanto a renderla così più che le provocazioni del biondo è stato notare quanto quella pace, che le sembrava idilliaca fino a poco tempo fa, si sia sgretolata così in fretta.

- Chi può si metta al sicuro, se potete chiamare le guardie anche sarebbe gradito. -

Fa quindi sapere alle persone che sono intorno a lei prima di far sbucare dallo spacco del mantello una mano all'apparenza umana che però in questo momento ha come dita "aperte" solo l'indice e il pollice. Insomma, è stata messa a forma di pistola e l'indice sta puntando proprio al biondo.


Se hai cara la pace tornatene da dove sei venuto. Se invece i membri del tuo casato sanno solo menare le mani ed infangare gli altri, immagino che posso fare al caso tuo. Vedi quantomeno di avere l'accortezza di non mettere in mezzo persone che non centrano niente, Elle Esse Dì. -


Gli fa quindi sapere guardandolo con rimprovero mentre i suoi nervi ottici si riaccendono, sta utilizzando lo scanner; visto che ancora non sa se deve combattere o meno ha pensato quantomeno di prendere qualche informazione in più riguardo allo strano individuo che spara fulmini.
In fondo la conoscienza è potere.


Dalia: Archibugiere Energia Verde (Basso: 4,5% | Medio: 9% | Alto: 18% | Critico: 36%)
✰ Link alla Scheda: [11011010]
✰ Fisico: In allerta ma ancora illesa.
✰ Mana: 95,5%

✰ Tecniche utilizzate:
CITAZIONE
Scan.exe - Basso
Si può dire che Dalia abbia occhio per parecchie cose... O... Si può anche dire che ha un diamine di scanner che l'aiuta molto in questo tipo di lavoro.
In effetti al costo di una piccola quantità di energia la droide può accendere il suo scanner e rilevare le informazioni più importanti del soggetto in questione. Stato fisico, punti potenzialmente letali o, perché no, se si tratta di un bersaglio non vivente può anche rilevare i vari pericoli che può rappresentare. Magari trovare del veleno in un fungo o dei batteri nocivi in un'acqua contaminata.
[Durata Istantanea]

✰ Abilità utilizzate:
CITAZIONE
Composizione Modulare
"A partire dalla Rev 3, Dalia ha acquisito una composizione di tipo "Modulare" - ossia il suo corpo è costruito in modo che sia il più facile e semplice possibile aggiungerle e sottrarle componenti preservando la totale funzionalità ed eventualmente ampliando le sue funzioni e possibilità.
Ovviamente, una volta collegati al sistema centrale, i moduli che la compongono restano collegati a lei e, anche in assenza di collegamento diretto, la droide mantiene la facoltà di controllarli. In cosa ciò si traduce? Beh, per farla semplice, diciamo che se Dalia ha la testa tra le nuvole, non è necessariamente un modo di dire.
Avete mai desiderato prendere la vostra testa ed usarla come pallone da calcio? Staccarvi un braccio e con QUELLO dare il cinque a qualcuno? Se avete risposto sì ad entrambe le domande allora avete dei seri problemi, ma avete un'idea abbastanza chiara di quello che Dalia può, e voi probabilmente nuò.
Quindi siate onesti da ora in poi, perché non voglio sentire di gente che si lamenta che Dalia non sia sempre disposta a "dare una mano", o a "metterci testa in quello che fa"...

✰ Equipaggiamento:
CITAZIONE
Modulo: Mano Revolver
Avete presente quando da bambini mettevate le "mani a pistola" e fingevate di sparare come dei cowboy...? Bene, anche Dalia può giocare a fare la cowgirl. Con la differenza che quando lei mette le mani a pistola, ci sono anche gli effetti speciali, tipo lo scoppio e la pallottola. Effetti speciali così realistici che potrebbe effettivamente impallinare le cose. IL FUTURO, ZURA!
La mano destra di Dalia è in effetti una sottospecie di "pistola prensile", in grado di funzionare normalmente come una qualsiasi mano ma, se posta in configurazione pistola, equivale né più né meno ad un normale Revolver 6 colpi, dotato, se lei lo desiderasse, di silenziatore.


Modulo: Mano Baionetta
Un po' come la mano destra, anche la sinistra del Diavolodi Dalia è al tempo stesso un'appendice pienamente funzionale e, all'occorrenza, un'arma.
Quando la mano viene posta "di taglio" la sua forma viene riassettata, ed i bordi diventano taglienti come una vera e propria lama.
Del resto, qualsiasi fuciliere ha bisogno di una baionetta per quando il nemico è troppo vicino, e ricaricare non è un'opzione.


Modulo: Fucile da Tiro
Finalmente, un modulo esterno che non fa sembrare Dalia una sottospecie di Transformers uscita male.
Si tratta, in effetti, né più né meno di un fucile di precisione, ovviamente non paragonabile ai moderni fucili da cecchino se non per la forma. A livello di prestazioni, potremmo considerarlo una sorta di moschetto modificato al fine di ottenere un'arma che raggiunga la maggiore distanza possibile con la massima precisione attuabile con una simile tecnologia.
Questa è la personalissima arma di Dalia, costruita da lei stessa, ed è un "modulo" poiché è dotata non di un mirino ma di un sistema di ottiche che - quando impugnato - si collega direttamente al cervello positronico della droide.
 
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view post Posted on 7/11/2017, 17:09
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D a m n a t i o n

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Ma?
Che diavolo?
Che cacchio eh?
Il viso del biondo era tutto un programma.
Effettivamente...



Ener era sbigottito.
Sbatteva la testa a destra e a sinistra.
Non voleva crederci.
Insomma, era la prima volta che vedeva qualcosa di quel genere, era abituato ad esseri di tutt’altre forme e consistenze, vedere quello che stava vedendo non riusciva a tenerlo calmo.

Andava contro natura.
Andava contro gli Dei.



Vedere la testa staccarsi da quello strano corpo, creò nel dio una reazione disarmante. Decisamente disarmante. Probabilmente le aveva staccate lui le teste, ma vedere la semplicità con la quale ci fosse riuscita lo destabilizzò.
E ora che doveva fare?
Perse completamente l’ascolto delle prime parole che quello strano aggeggio gli riversò conto, non la stava ascoltando, era rimasto infossato con i pensieri alla scena vista poco prima.

Arrivata al punto degli insulti verso la sua casata, invece lo colpirono.
Come rimbombanti nella sua testa,
le sue parole lo destarono.
Forse non le era chiaro, al robot, infastidirlo avrebbe portato il dio a scatenarsi.

Non voleva farlo,
o meglio,
non poteva.
Erano stati chiari con lui, nessun casino al di fuori delle missioni, in cambio avrebbe avuto tutto l’aiuto necessario a trovare l’albero dei frutti del diavolo.
Pianta mitologica che avrebbe potuto ridargli il potere di un tempo.

Eppure,
non ci riuscì.
Fremeva dalla voglia di vedere quella testa staccarsi di nuovo.
L’energia elettrica che già dapprima zampillava sul suo corpo cominciò a condensarsi nel braccio destro.
Ora il suo volto era completamente cambiato,
era tornato ad incutere timore.
Serio, infastidito.
IRRITATO.



Quel potere che stava concentrando si mosse dal suo braccio, alla velocità dell’elettricità, svanendo qualche metro poco sopra la testa del robot. Una volta lasciato il corpo di Ener, si sarebbe come dissolto nell’aria, riducendosi a piccole sferette impazzite di elettricità.
Lì avrebbe creato un accumulatore elettrico.
Una piccola nuvoletta.

Era il preambolo a una delle tecniche preferite, il suo giudizio divino.
Tale colpo una volta lanciato non avrebbe rischiato la vita dei paesani, solamente se si fossero messi vicino a quella piccola pallina viola.

«El Thor,
giudizio divino.
»
Poche semplici parole, come un comando.
Un sorriso si disegnò, malefico, sulle sue labbra.
Ora era curioso.

Dal punto dove si era diretta l’elettricità cadde una colonna energetica, più simile ad un fulmine concentrico. Una sublime luce avrebbe accompagnato la sua caduta insieme al roboante suono che vincola quel fenomeno atmosferico.
La direzione era verticale ed aveva un'ampiezza media, di circa due metri di diametro, la velocità? Ovvio, quella della corrente elettrica.

Il tutto era decisamente accentuato dalla pioggia,
elemento conduttore infallibile.


CITAZIONE
Ferite Ener: Nessuna;
Danni alle armi:Nessuno;

Tecniche usate: 40M di Volt, El Thor, giudizio divino;
Potere personale usato: Colore del Re conquistatore [覇王色の覇気, Haō-shoku no Haki] - Haki del re conquistatore;

Mana alto: 93%

40M di Volt, El Thor, Giudizio Divino: È la tecnica preferita dal dio, e si tratta di una scarica elettrica con un altissimo voltaggio dalla forma cilindrica, emanata da un nucleo voltaico, che può essere creato in cielo oppure dalla mano, capace di distruggere grandi spiazzi di terreno e di abbattere una persona molto velocemente. Thor è il dio dei tuoni nella mitologia norrena e lui si rifà al suo mito per riescheggiare la grandiosità della sua mossa.
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view post Posted on 8/11/2017, 00:59

Freedom. Forever.

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Post da spettatore.

Nella folla che si affretta ad allontanarsi, per un istante si scorge un movimento in direzione opposta.
Dura meno di un battito di palpebre: quando lo sguardo si fissa è già svanito.
Due esseri disumani, un energoforme del fulmine e un cyborg, si stanno affrontando nel Mercato Centrale.
Tipico comportamento da membri delle casate, gente che causa problemi ovunque vada.
Complicazioni inutili per la brava gente di Estel.
Problemi non richiesti per le persone normali.
Situazioni da impedire e combattere con ogni mezzo.
O almeno, è così che la vede qualcuno...
Per altri, invece, ogni crisi è un'opportunità.
Così, mentre molti abitanti di Estel si affrettano a trovare riparo, qualcun altro si affretta a cogliere al volo l'occasione di commerciare un po'.
In particolare, una certa famiglia di gnomi di bronzo.
Dal nulla, infatti, accanto a ogni gruppetto di persone accovacciato dietro un riparo temporaneo è comparso adesso una statua bronzea di gnomo.
Salda, immobile, immota. Come se non vi fosse vita al suo interno, eppure un istante prima non si trovava al suo posto.
Nella mano sinistra ciascuno gnomo regge un grosso sacco aperto, da cui proviene un piacevole odore di burro.
La mano destra stringe invece un cartello su cui si trova la seguente scritta, per tutti la stessa:

«Popcorn: 2 zeny il sacchetto!
Birra: 3 zeny la pinta!
Comprate gente!
Comprate!
»


 
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view post Posted on 10/11/2017, 17:45
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Narrato
"Messaggi di sistema e Comandi (Pensato)"
- Parlato da Dalia -




Dalia non è un droide guerrafondaio. A lei non piace il conflitto. Lei, è semplicemente affascinata da ciò che è vivo, non trae alcun piacere particolare dal combattere.
Del resto lei è un costrutto. Combattere aggiunge esperienza al database, migliora la velocità di calcolo di alcune variabili, ma non altera la sua programmazione. Nel complesso, non la rende "migliore". Non prova lo stesso desiderio di un artista marziale, felice di poter commutare l'esperienza di un duello in un miglioramento personale.
Lei ha solo a cuore la vita organica.

Per questo ha richiamato al senno del biondo. Gli ha reso noto di cessare le ostilità e lo ha minaccia per scoraggiare ulteriori azioni aggressive.
Tanto doveva bastare. L'unico risultato logico era la resa. La pace è giusta, la guerra è infondata. Quella logica è innegabile.

Quindi... perché?
Quello di Ener... è un fulmine a ciel sereno. In più o meno tutti i sensi - tranne quello letterale, visto che c'era già un po' di maltempo.
La Droide non si aspettava un'azione del genere.
Se non fosse stata una macchina, probabilmente sarebbe perita qualche istante dopo aver alzato il capo.
Da quello che fino ad ora aveva considerato "un tizio un po' strambo e troppo espressivo" si è effettivamente innalzato un fulmine.
Lei ha sollevato gli occhi al cielo seguendo con interesse e stupore il curioso formarsi del piccolo nembo e prima che il suo corpo potesse decidere come reagire è stata la mente a risvegliare i suoi sensi.

"Pericolo! Rilevato accumulo di energia - livello minaccia: mortale."

- Porca... -
"Filtro volgarità: attivato"
- ... Perdincibacco -

Con la prontezza mentale che può appartenere uniciamente ad un sintetico la droide scansiona rapidamente l'ambiente circostante giungendo alla conclusione che l'azione più logica da intraprendere per proteggere tutti i presenti - comprese quelle creature bronzee ed incoscienti che avevan messo il profitto davanti alla propria vita - fosse quella di non sottrarsi al fulmine. Gli esseri metallici, altrimenti, avrebbero potuto attirare il fulmine in divenire, e finirne divorati. Coinvolgendo qualsiasi folle si fosse lasciato tentare da... popcorn...? Sul serio...? Ne avesse avuto il tempo, avrebbe espresso sdegno.

Per impedirlo, Dalia fu costretta a sollevare il braccio sinistro e puntare il cielo con l'indice, trasformandosi in una sorta di parafulmine vivente.
Di certo però non è il desiderio ad andarsene con il botto a muovere la sua mano e i suoi protocolli.

"Caricamento routine Fortress.
Caricamento 100%.

Attivazione generatori_
Richiesta riallocazione esoscheletro."


Grazie alle sue funzioni difensive la droide ha ricoperto il polimero che rappresenta la sua pelle con uno strato metallico sufficientemente spesso, mentre un campo magnetico di disturbo si occupa di deviare e ridirigere alla meglio parte della potenza del fulmine.

E' stato comunque un bell'impatto. Quando la colonna di luce ha divorato l'esile figura di Dalia lo schianto poderoso del tuono, oltre che frastornante, è stato in grado di far evaporare buona parte della pioggia circostante, generando una nube di vapore e spazzandola via simultaneamente - molto scenografico, in effetti.
E mentre la nube di vapore e polvere si diradava e la luce inizia finalmente ad attenuarsi, l'ombra della droide dal braccio levato torna visibile.
Ferma, immobile, sembrerebbe addirittura priva di vita. Se non per la sinistra luce rossa che brilla nei suoi occhi cibernetici.
Anche quando il vapore finalmente ha smesso di levarsi dal suo corpo, il sinistro ronzare della corrente elettrica che l'attraversa, un rumore sgradevole per i comuni organici, permane insistentemente.
Chi sa per quanto tempo Ener sarebbe rimasto soddisfatto di sé. Convinto di aver centrato il suo bersaglio. Di averlo ridotto ad un rottame.
Ad un certo punto però, sicuramente si sarebbe accorto che nell'aria non c'era puzza di bruciato; e che quel sinistro ronzio non ha alcuna intenzione di attenuarsi, anche se il Dio del Tuono ha smesso di trasmettere corrente.
Presto o tardi, avrebbe dovuto per forza intuire che quel rumore non è naturale, che qualcosa da qualche parte è andata storta. Infatti si tratta del cuore pulsante di un Droide che per una volta ha intenzione di ricambiarlo.
Di fare sul serio.
All'interno di quegli occhi lucenti gli otturatori si stanno regolando, mentre reticoli virtuali individuavano bersaglio e dettagli circostanti, mentre un simulatore fornisce una vaga idea a Dalia di cosa sarebbe dovuto accadere di lì a breve.
Il principio più basilare che permea qualsiasi essere vivente è l'autoconservazione. L'istinto di sopravvivenza. Persino la vita sintetica possiede un simile istinto. E proprio questo istinto sta guidando il costrutto. Gli sta suggerendo di insegnare a questo stronzo come si dice FOTTITI in linguaggio macchina.
Ma da una parte c'è la vita e dall'altra c'è la vita intelligente.

Conseguenze, conseguenze, conseguenze. A Dalia piace, Estel. E vuole conoscerla ancora. Meglio. Di più.
Non vuole danneggiarla. E non vuole che gli organici locali considerassero pericolosi i sintetici.
Per questo anziché incrementare e incrementare, il ronzare svanisce all'improvviso. Nei suoi occhi si spegne la brama di sangue come se non fosse mai esistita. E quello che è solo uno strato di nanomacchine adagiato sulla parte superiore del suo corpo si va a crepare e cade, rivelando la vera Dalia sottostante.

Forse, se avesse avuto le ghiandole lacrimali, avrebbe pianto. Per colpa di Ener numerosi dei suoi minuscoli compagni sono "morti". Fusi l'uno con l'altro, con il loro cervellino meccanico strafritto. Quelli che alla folla potevano sembrare frammenti metallici caduti in terra sono per Dalia un cimitero infinito dove i suoi piccoli amici avrebbero riposato per l'eternità a venire.

Per questo sollevò gli occhietti esterrefatti verso quel sedicente Dio.

- Ma sei scemo?! -

Gli quindi a chiedere infuriata. Quel rincretinito totale ha rischiato di far del male ad un sacco di organici. Ed anche a lei, per altro.
Come poteva l'umanità comprendere un simile apocalittico imbecille non fa a meno di domandarsi. Lo sguardo della droide si muove tutt'attorno, soffermandosi in fine sui propri piedi.

"Errore 404: Pantofola non trovata."

E mò? Cosa gli può tirare in testa adesso? Non le sovviene un'altra reazione tipica di quella che gli organici definiscono "madre". Cerca un po' nel database, e le viene un'idea.

"Ti stacco le braccia e ti ci prendo a schiaffi."

Lo ha sentito dire a un tizio molto tempo fa; e le sembra un'ottima idea. Per questo dopo aver guardato quel cretino molto molto male, si va letteralmente a staccare un avambraccio. E glielo tira appresso.
Un magnifico lancio ad arco, che avrebbe visto l'arto meccanico atterrare più o meno ai suoi piedi.
SE Dalia non fosse stata un droide squisitamente progettato.
Ma lei lo è, ed è ben intenzionata a mostrarlo.
Per questo, dopo che l'avambraccio ha fatto sì e no tre quarti del suo volo, il motore a reazione presente nella giuntura comincia a dare segni di vita, si accende, si attiva. La mano, ora chiusa a pugno cerca il suo bersaglio e ci si fionda con tutta la sua violenza manesca.

"Esecuzione P_N_M.exe"

Un fottuto pugno a motore che si lancia in direzione della guancia sinistra del biondo che sapeva di chi essere figlio lui, prima di tornare dalla sua proprietaria e riagganciarsi normalmente all'articolazione.
Gli piacciono così tanto i fulmini? Bene, lei gli avrebbe dato un'altra lezione sul cielo. Oggi avrebbe scoperto come sono fatte le stelle altroché.

- Possa questa punizione redimerti... -
"=> Disattivare filtro volgarità.
Filtro Volgarità: Disattivato."

- ...pirla. -

La lezione è finita, andate in pace...?


Dalia: Archibugiere Energia Verde (Basso: 4,5% | Medio: 9% | Alto: 18% | Critico: 36%)
✰ Link alla Scheda: [11011010]
✰ Fisico: In allerta ma ancora illesa.
✰ Mana: 95,5% - 9% - 9% = 77,5%

✰ Tecniche utilizzate:
CITAZIONE
Fortress.exe - Variabile (Usato Medio)
Ce l'avete presente quell'attacco troppo veloce per essere schivato? O semplicemente troppo forte per essere incassato? Per quanto Dalia possa tentare di rimanere a distanza dal nemico talvolta il momento di difendersi arriva, proprio per questo ha ideato un sistema per irrobustire una o più parti del corpo a scelta per tentare di attutire i colpi dei nemici.
Tramite un sofisticato sistema ibrido, Dalia è in grado di ricollocare dei nanobot affinché creino una struttura simile ad un esoscheletro, coeso a sufficienza da rendere la zona interessata molto più resistente ai danni. Oltre a questo, il Costrutto attiva specifici generatori localizzati per erigere una piccola e concentrata barriera cinetica. Grazie ai sofisticati sensori Dalia è in grado di concentrare le difese nei punti d'impatto previsti, aumentando l'efficienza della propria difesa, anche contro tecniche che si basano sull'applicazione di enormi forze su piccole aree.
Ovviamente è una tecnica che richiede energia per mantenersi efficiente, e proporzionalmente all'energia impiegata aumenta la capacità difensiva della barriera cinetica e la quantità di bot rinforzanti.
[Durata Istantanea]

P_N_M.exe - Medio
Cosa può fare un Fuciliere, una volta che il suo avversario è riuscito ad arrivargli tanto vicino da poterlo fare a fette in qualsiasi momento? Mettersi paura e chiamare mamma?
Quella è l'Opzione B.
Ma Dalia, si sa, è piena di risorse, no? E' per questo che dispone anche di un'opzione A: giocare di controtempo ed contrattaccare con un attacco a sorpresa. Nel caso specifico, il programma Pugni nellle Mani avvia un minuscolo motore a reazione sito all'altezza della giuntura tra braccio ed avambraccio (il gomito, il gomito!) consentendo così alle leggi newtoniane di fare il lavoro sporco per lei. Lavoro che consiste nel far viaggiare (auspicabilmente verso il grugno del bersaglio) uno o ambo gli avambracci muniti di mano a conformazione pugno nella speranza di ottenere un KO tecnico, che non fa mai male. Ovviamente nel turno stesso in cui partono le mani tornano eh, e se portano un souvenir anche tanto meglio visto che alla povera Dalia i regali non glieli fa mai nessuno!
[Durata Istantanea]

✰ Abilità utilizzate:
CITAZIONE
Composizione Modulare
"A partire dalla Rev 3, Dalia ha acquisito una composizione di tipo "Modulare" - ossia il suo corpo è costruito in modo che sia il più facile e semplice possibile aggiungerle e sottrarle componenti preservando la totale funzionalità ed eventualmente ampliando le sue funzioni e possibilità.
Ovviamente, una volta collegati al sistema centrale, i moduli che la compongono restano collegati a lei e, anche in assenza di collegamento diretto, la droide mantiene la facoltà di controllarli. In cosa ciò si traduce? Beh, per farla semplice, diciamo che se Dalia ha la testa tra le nuvole, non è necessariamente un modo di dire.
Avete mai desiderato prendere la vostra testa ed usarla come pallone da calcio? Staccarvi un braccio e con QUELLO dare il cinque a qualcuno? Se avete risposto sì ad entrambe le domande allora avete dei seri problemi, ma avete un'idea abbastanza chiara di quello che Dalia può, e voi probabilmente nuò.
Quindi siate onesti da ora in poi, perché non voglio sentire di gente che si lamenta che Dalia non sia sempre disposta a "dare una mano", o a "metterci testa in quello che fa"...

✰ Equipaggiamento:
CITAZIONE
Modulo: Mano Revolver
Avete presente quando da bambini mettevate le "mani a pistola" e fingevate di sparare come dei cowboy...? Bene, anche Dalia può giocare a fare la cowgirl. Con la differenza che quando lei mette le mani a pistola, ci sono anche gli effetti speciali, tipo lo scoppio e la pallottola. Effetti speciali così realistici che potrebbe effettivamente impallinare le cose. IL FUTURO, ZURA!
La mano destra di Dalia è in effetti una sottospecie di "pistola prensile", in grado di funzionare normalmente come una qualsiasi mano ma, se posta in configurazione pistola, equivale né più né meno ad un normale Revolver 6 colpi, dotato, se lei lo desiderasse, di silenziatore.


Modulo: Mano Baionetta
Un po' come la mano destra, anche la sinistra del Diavolodi Dalia è al tempo stesso un'appendice pienamente funzionale e, all'occorrenza, un'arma.
Quando la mano viene posta "di taglio" la sua forma viene riassettata, ed i bordi diventano taglienti come una vera e propria lama.
Del resto, qualsiasi fuciliere ha bisogno di una baionetta per quando il nemico è troppo vicino, e ricaricare non è un'opzione.


Modulo: Fucile da Tiro
Finalmente, un modulo esterno che non fa sembrare Dalia una sottospecie di Transformers uscita male.
Si tratta, in effetti, né più né meno di un fucile di precisione, ovviamente non paragonabile ai moderni fucili da cecchino se non per la forma. A livello di prestazioni, potremmo considerarlo una sorta di moschetto modificato al fine di ottenere un'arma che raggiunga la maggiore distanza possibile con la massima precisione attuabile con una simile tecnologia.
Questa è la personalissima arma di Dalia, costruita da lei stessa, ed è un "modulo" poiché è dotata non di un mirino ma di un sistema di ottiche che - quando impugnato - si collega direttamente al cervello positronico della droide.
 
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view post Posted on 4/12/2018, 11:15
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D a m n a t i o n

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No,
no,
no
e poi:
NO.

Un fulmine a ciel sereno, un’onda anomala che tutto trasporta.
Come in riva al mare, quando sei fermo sul bagnasciuga, chiacchieri e istintivamente non ti accordi di ciò che sta per arrivare. Ne vieni ricoperto e con la bocca fai quel gesto in cerca di un piccolo boccone d’aria.
Ti guardi intorno e ridi,
sorridi,
sei felice,
sei contento per la tua stupidità.
Eppure perdi l’equilibrio e ti sposti di quei pochi centimetri in direzione del mare. Ti trascina con una forza magnetica come se mille braccia di tengono e ti stringono.
Non ti senti libero e quasi hai paura.

Un dio però non ha mai paura.
Quell’energia che lo attirò era irrequieta, bianca e candida come un buon presagio però era tutto fuorché una cosa comune.
Nel bel mezzo dello scontro dovette lasciare la piazza senza saperne il motivo.
Anzi, forse, tra poco, lo scopriremo tutti insieme.
Perché non venite a leggere la sua nuova avventura?
Tanto lega tutti noi.

L'albero della Luce

 
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